giovedì 14 novembre 2013

Poesia lucana.Giulio Stolfi



Scrive Carlo Levi che, per il disincantato contadino lucano,  esiste solo <<l’oggi>>, mentre il domani non è nient’altro che un vago ed immobile <<crai>>.
Crai è domani, e sempre; ma il giorno dopo domani è pescrai e il giorno dopo ancora è pescrille; poi viene pescruflo, e poi maruflo e maruflone; ed il settimo giorno è maruflicchio. Ma questa esattezza di termini ha più che altro un valore di ironia. Queste parole non si usano tanto per indicare questo o quel giorno, ma piuttosto tutte insieme come un elenco, e il loro stesso suono è grottesco: sono come una riprova della inutilità di voler distinguere nelle eterne nebbie del crai. (Cristo si è fermato ad Eboli)
La durezza dell’oggi, cui segue sempre un domani vuoto di promesse, sono anche il senso di questa poesia di Giulio Stolfi, significativamente intitolata Domani:

Ora il gelo nasconde ai miei passi
Il solco crudo dei carri
E qualche stella s’impietra
Lungo le prode. Domani
La strada offrirà
Il pallido volto di mota
Agli occhi arrossati. Domani
Si leveranno parole
Delle bocche di rame
Agli alberi magri,
ai gatti randagi,
agli usci serrati.

giovedì 7 novembre 2013

Poesia lucana. Nicola Scarano



A differenza dei toni poetici da cantastorie di Michele Parrella, nel linguaggio di Nicola Scarano (Calciano 1921 - Potenza 1990) si riflette l’esperienza di maestro elementare, l’influenza di poeti come Pascoli, Leopardi e Carducci. Basta infatti leggere espressioni come queste: <<alla vieta finestra il guardo mio\ io affligea desioso e mesto; t’assidi\della infantata e uggiosa\tua scoletta>>, per averne un’idea.
Ma, come Parrella, anche Nicola Scarano nelle sue liriche ama ritrarre, senza toni estremi tuttavia, la dura realtà della vita nei paesi lucani. In un paesaggio aspro e desolato, infatti, la vita si configura come ingrata fatica:

La fame narrate
gli stenti,
i volti rugosi
che t’hanno squarciato piangendo
i seni rocciosi
(Lucania)

venerdì 1 novembre 2013

La 'crisi' e gli intellettuali: Siti, Governi, Rampini

E' appena uscito il libro Banchieri. Storie dal nuovo banditismo globale, del noto giornalista Federico Rampini. Un libro che inquadra senza mezzi toni i protagonisti della crisi economico-finanziaria:
«I banchieri sono i grandi banditi del nostro tempo. Nessun bandito della storia ha mai potuto sognarsi di infliggere tanti danni alla collettività quanti ne hanno fatti i banchieri».
Nelle librerie intanto è da poco uscito anche una romanzo che parla di crisi: Come vivevano i felici, di Massimiliano Governi è una libera rivisitazione della più grande truffa finanziaria di tutti i tempi, quella di Bernard Madoff. La vicenda viene reinventata ed ambientata da Governi in Italia, creando un quadro di una nostrana famiglia di investitori. Un quadro spietato e cinico, dove ciò che conta è solo il guadagno.
Un quadro simile a quello già tracciato da Walter Siti, nell'ultimo Premio Strega Resistere non serve a niente, già recensito nel nostro blog.
Questo interesse dimostrato dalla letteratura nei confronti della 'crisi'  e del mondo dell'Alta Finanza, si può prendere come ulteriore testimonianza di un generale e rinnovato impegno civile dei nostri scrittori e giornalisti, che avevamo già prospettato in questo post: La riscoperta del'impegno civile nella letteratura italiana.

giovedì 24 ottobre 2013

Letteratura e televisione. "Teleshakespeare" di Jorge Carriòn



Teleshakespeare di Jorge Carrión : quando  guardare  la TV inizia ad essere  importante quanto  leggere un libro

Questo titolo farebbe rabbrividire qualsiasi pedagogista, psicologo od opinionista di giornale, impegnati a difendere a spada tratta la ‘scuola tradizionale’ da tutto ciò che non è Alessandro Manzoni o il... "riassunto scritto da pag. X a pag. Y". Critici letterari ed accademici, paladini della Cultura Alta, della Letteratura con la L maiuscola impallidirebbero dinanzi a frasi come queste:

<<La televisione è uno stimolante cognitivo , e chi è ne è spettatore, in quel momento, si sta cognitivamente sfamando.>>

<<I bambini sono assorbiti dalla TV perché questo apparecchio è la più grande fonte di informazioni , attività e complessità che esista in tutta la casa>>

sabato 19 ottobre 2013

Jorge Carriòn, "I morti"




                                                                                                     La cultura pop non solo ha soppiantato la natura e colonizzato
                                                                                                      lo spazio fisico praticamente di ogni paese del mondo, ma
                                                                                                     (fatto non meno importante) si è spinta persino a colonizzare
                                                                                                     quei territori interiori, soggettivi, che un tempo si ritenevano
                                                                                                     quasi inviolabili, come la memoria individuale, il desiderio
                                                                                                     sessuale, lo spazio dell’inconscio.
                                                                                                                     ( Larry McCaffery,  postfazione  all’antologia After
                                                                                                                       Yesterday’s Crash- The Avant Pop Anthology )

                                                                                                     Io, chiunque sia, interagisco costantemente con i dati creati
                                                                                                     da Voi Collettività, chiunque siate, e interagendo  con il
                                                                                                     Collettivo-Voi troverò il significato.
                                                                                                                                ( Mark Amerika, Manifesto dell’Avant Pop )


Bisogna assolutamente leggere I morti, ‘romanzo’ di Jorge Carrion[1] per avere un’idea di che cos’è il cyberspazio, ovvero la realtà in cui viviamo concretamente. Bisogna assolutamente leggerlo per capire questo spazio ‘rizomatico’, dove non esistono più gerarchie tra Cultura Alta e Cultura Bassa, questo Sistema che ingloba tutte i dati, le informazioni e le creazioni umane. Il cyberspazio, come abbiamo già detto nel post precedente (riprendendo le teorie avant pop), non è più oggi una estensione della realtà o una realtà parallela, ma è diventata la stessa realtà, fisica e mentale, esteriore ed interiore, nel momento in cui consideriamo che allo stato attuale ogni cosa può essere od è catalogata-mappata-spiegata-citata-fotografata-filmata-digitalizzata-archiviata-postata-registrata[2].

Da Gadda all'Avant-Pop






                                                                                La conoscenza come molteplicità è il filo che lega le opere  maggiori,
                                                                           tanto di quello che viene chiamato modernismo quanto di quello   
                                                                          che viene chiamato il postmodern, un filo  che -al di là di tutte le   
                                                                      etichette- vorrei continuasse a svolgersi nel prossimo millennio.
(Italo Calvino, Lezioni americane)

                                                                               Il fatto è che viviamo ritardando tutto il ritardabile; forse sappiamo tutti  
                                                                         profondamente che siamo immortali e che, presto o tardi, ogni uomo 
           farà  tutte le cose e saprà tutto.
       (Jorge Luis Borges, Funes, o della memoria, Finzioni)




La letteratura Avant-Pop, le antologie, il manifesto Avant-Pop di Mark Amerika, la postfazione di Larry McCaffery all’antologia After Yesterday’s Crash- The Avant Pop Anthology, tutto ciò impone una serie di riflessioni, confronti e spunti di ricerca che uno strumento come il blog a malapena potrebbe contenere.
Cercando di seguire un progressivo filo logico nelle nostre considerazioni sulla letteratura contemporanea, abbiamo condensato allora le nostre osservazioni in due post (il confronto avant pop Gadda e non solo; il confronto con lo scrittore spagnolo J.Carriòn, della Nocilla Generation), con l’obiettivo di dimostrare una sostanziale continuità tra la letteratura, la condizione postmoderna da un lato e le avanguardie o generazioni letterarie degli ultimi 20 anni dall'altro lato.

domenica 13 ottobre 2013

Generazioni letterarie. L'Avant- Pop



Esattamente venti anni fa, nel 1993, viene pubblicata negli USA un’antologia di racconti dal titolo Avant- pop: Fiction for a daydream nation[1].

Curata da Larry McCaffery   (docente universitario di Inglese e critico letterario)  l’antologia raccoglie gli scritti di (allora) giovani o giovanissimi autori statunitensi, tra cui <<alcune delle figure di culto della scena pop underground, quali Samuel R.Delany, Kathy Acker, Tim Ferret…alcune altre figure che hanno raggiunto una più vasta notorietà, anche internazionale, verso la fine degli anni Ottanta come Mark Leyner, Eurudice, William T. Volmann>>  e <<nuovi kids sui blocchi di partenza>>, Doug Rice e Ricardo Cortez Cruz[2].

Generazioni letterarie

Avant Pop, Pulp, McCondo, Generacion Nocilla...
Sono i nomi delle generazioni di scrittori (30\40\50enni) che negli ultimi vent'anni hanno iniziato ad interrogarsi sull'espansione e le potenzialità offerte dai mezzi di comunicazione (TV, Musica,Pubblicità,Stampa, Internet...). Senza essere più nè apocalittici nè integrati. Naturali.
Autori che -con esperimenti, contaminazioni, riflessioni metaletterarie...o semplicemente in modo spontaneo e naturale- hanno dato vita ad un nuovo tipo di letteratura: nelle forme, nei contenuti, nelle modalità di creazione\distribuzione\fruizione.
Per comprendere l'attuale scenario culturale e letterario (uno scenario digitale e massmediatico, interattivo ed istantaneo...) bisogna per forza passare da loro. Da queste 'generazioni' letterarie.
Cui dedicheremo dei post monografici.

sabato 28 settembre 2013

Poesia lucana. Michele Parrella



Gli anni ’50 sono gli anni del Neorealismo nella letteratura e nel cinema. Come è stato più volte ribadito, il nostro Rocco Scotellaro -poeta militante e voce della riscossa contadina- rappresenta uno degli autori più significativi della poesia neorealista.

Egli rimarrà un modello per quasi tutti i poeti conterranei degli anni ’50, periodo per il quale si può parlare, a buona ragione, di Neorealismo lucano. Tra questi Michele Parrella, nato a Laurenzana nel 1929, che concepisce la poesia come impegno civile. Nel 1954 esordisce con Poesia e pietra di Lucania, cui seguiranno Paisano (1958) e Piramide di Pietrisco (1981).

sabato 21 settembre 2013

Poesia lucana. Introduzione



Lucania è il titolo di due poesie esemplari, rispettivamente di Leonardo Sinisgalli e Rocco Scotellaro, i due poeti lucani che possiamo definire più conosciuti. Ma allargando lo sguardo a tutta la produzione regionale, ci chiediamo: quale immagine ci ha consegnato la letteratura della nostra regione? Per circa 2000 anni (da Orazio fino ai primi decenni del '900) nessuna, a dire il vero. Poi un medico e pittore venuto dal nord scopre, per necessità, un piccolo paesino: Aliano diventa Gagliano nel romanzo Cristo si è fermato ad Eboli, l'Italia e poi il mondo conosceranno la cultura ed il folclore lucano ma anche la dura realtà della vita contadina.

La letteratura va in TV. Masterpiece

Come potrebbe essere il talent show letterario Masterpiece, in onda a Novembre? Leggete questo fanta-articolo di un certo MaDo (pubblicato sul sito www.talemotion.com):




@Bookadvisor: non ti sei ancora “pinnato”? Beh dopo che l’hai fatto passa dalla nostra “board” per saperne di più su #Masterpiece!!!
(Dal sito) Ecco a voi alcune  indiscrezioni ed anticipazioni su Masterpiece trapelate dal sito  Bookadvisor e dalla riviste ‘finzioniche’ LIbridi e X Lector:
Giuria. Sara' una giuria veramente a  360 gradi! Facciamo alcuni nomi: Corrado Augias e Benedetta Parodi, Fabio Volo e Marco Mengoni, Andrea Camilleri (forse) o Susanna Tamaro o Pupo, Andrea Pirlo e … Jeff Albertson, detto Uomo dei fumetti, del cartone I Simpson.

sabato 7 settembre 2013

Settembre (poesia)


                                                                                                                                       per il nostro anniversario



Questo cielo azzurro
è un preludio di un  autunno dorato,

un bagno dolce di sole,

un languido morire...

                    (con la dovuta calma però).



Dormire un po' di più,

un ultimo bagno ancora,

una leggerissima, piacevole pelle d'oca.



                       Si allungano morbide le ombre,

                                                  lavano via l'abbronzatura ai giorni.



Ed occhieggiano scintille dorate,

sui fili d'erba

di morbidi prati.

                                            Aspettano gocce di pioggia.



Una sfumatura diversa di colori.

C'è più vita-ma tranquilla-negli interno\scala,

sugli autobus,

agli uffici postali. Cresce il traffico al pomeriggio.



E mentre ogni cosa prepara il suo cambio armadio,

                                                                           gli astucci e

                                                                                    i maglioncini,

io rimango come sempre immobile,

eterno.

Incorruttibile.

      Inchiodato al tuo pensiero.

                      


 E' dell'azzurro di settembre,

      il fondo-tela del nostro amore.

venerdì 30 agosto 2013

La letteratura ai tempi di Facebook. Le opere 'autopubblicate'.

Pensate che nella letteratura degli ultimi decenni non si faccia che ripetere le stesse cose? Volete leggere qualcosa di veramente nuovo e diverso?
Cosa c’è di più nuovo allora di un  ‘inedito’? Cosa c’è di più genuino di un testo che non è passato sotto la guida illuminante di un editor, sotto le correzioni e rivisitazioni di una casa editrice?
Dove si può rintracciare questa letteratura ‘fresca’ se non nella sua forma embrionale di testo magari imperfetto, non ancora rifinito o scritto di getto?
Bisognerebbe leggere allora i racconti “auto-pubblicati” da scrittori emergenti. Anche per capire cosa sta succedendo alla letteratura in questi ultimi anni.

giovedì 29 agosto 2013

La Luna e i calanchi

Un anno di azioni paesologiche ad Aliano -
Festival ideato e curato da Franco Arminio - 

“Una cerimonia dei sensi contro l’autismo corale. La paesologia festeggia un paese e i suoi abitanti, festeggia i cardi, i lampioni, i muri nuovi e quelli antichi. [...] Abbiamo bisogno di partire da un posto preciso. Fare comunità, anche se comunità provvisorie.”

martedì 27 agosto 2013

La letteratura al tempo di Facebook. Principali 'social' per scrittori (2)

Continuiamo la rassegna tecnica e socio-letteraria dei principali 'social' riservati agli scrittori.

Di www.talemotion.com abbiamo già parlato. Sembra essere il sito più intuitivo ed ordinato. L'unica pecca, ad una rapida analisi, è costituita dall'editor dei testi. Troppo semplicistico e riduttivo, non vi dà la possibilità di inserire spazi o formattare il testo. Vi vengono fuori insomma dei 'salami' letterari. Per il resto il sito è molto accattivante.

Con il suo copyright risalente al 2011, invece www.scrittoriemergenti.it dovrebbe essere il primo social network per scrittori.

La letteratura al tempo di Facebook. Principali 'social' per scrittori


Un elenco (non completo) delle piattaforme pensate per mettere in contatto scrittori e lettori.
Authonomy, community creata da Harper Collins nel 2008, vuole portare alla ribalta i testi di aspiranti scrittori offrendo loro una concreta possibilità professionale. L’obiettivo è divulgare le opere degli autori per farle leggere, conoscere, valutare, pubblicare dallo stesso editore. L’iscrizione è completamente gratuita e dà all’utente la possibilità di condividere i propri testi con la community che, attraverso i propri feedback, aiuta lo scrittore a modellare il libro secondo le sue preferenze. Le opere che raggiungono le vette delle classifiche vengono editate da un editor professionale della Harper Collins e nella migliore delle ipotesi pubblicate dalla stessa casa editrice.

lunedì 26 agosto 2013

La letteratura al tempo di Facebook. ( Prima di Masterpiece)

Masterpiece (primo talent show per scrittori) non farebbe altro che riportare sullo schermo (con maggiore spettacolarizzazione e visibilità) ciò che gia accade sul Web.
Da un anno circa a questa parte infatti, sono nate alcune esperienze particolari su Internet 2.0.
Books4you ad esempio, si propone come primo "talent social letterario". Una sorta di Facebook per scrittori, non esordienti però. Ci si puo' iscrivere infatti con l'importante requisito di aver gia' pubblicato un libro (gli inediti possono essere pubblicati ma devono passare dalla redazione).
Nella propria Libreria il sito offre visibilita' al libro ed allo scrittore.
A sua disposizione inoltre ci sono una serie di servizi promo-editoriali: video di presentazione di un autore, videointerviste e booktrailers. Si offre inoltre supporto per la realizzazione di audiolibri e di medialibri o (Enhanced book*).Evoluzione della letteratura...

domenica 25 agosto 2013

Letture d'estate. "Punto SNAI", Aldo Nove.

Da Roberto il Baffo al Punto SNAI...
Maurizio,<< ragazzo di 52 anni>>, vive con i propri genitori. Tre sono le cose che ama: la realta', Enrico Letta ed il Punto SNAI, il famoso centro scommesse che dà il titolo a questo freschissimo ed attualissimo ebook di Aldo Nove, pubblicato per il Corriere della Sera, nei Corsivi (testi inediti di narrativa e saggistica proposti in esclusiva da Corriere della Sera, direttamente in versione digitale).

giovedì 22 agosto 2013

Letture d'estate: "Resistere non serve a niente", Walter Siti

Ci sono libri che già dal  titolo ti colpiscono per la loro immediatezza ed attualità. Così è stato, lo scorso anno, per Il momento è delicato di N.  Ammaniti.  Così è, adesso, per Resistere non serve a niente, romanzo di Walter Siti  e  Premio Strega 2013. Pessimisti ambedue, è vero, ma sintomatici di un generale clima di incertezza. La crisi "non esiste" in realtà...  lo si vedrebbe dalle "code  ai ristoranti o agli aeroporti",come ha detto qualcuno. Oppure, tra un po' -come ha detto qualcun altro- la gente "imbraccerà i fucili"?

Masterpiece: FAQ

Cos'è?
Il primo talent show sulla letteratura si chiamera' Masterpiece', che in italiano si traduce come capolavoro.

Quando si svolge?
Una prima serie di sei puntate in seconda serata andrà in onda a novembre. Il programma passerà poi in prima serata  in primavera (otto puntate).
I casting si svolgeranno a Torino, città nella quale verrà anche girato il programma. C'è Baricco e la Scuola Holden dietro...

mercoledì 21 agosto 2013

E venne infine il turno della letteratura

Dopo Masterchef, Masterpiece.
E cosi', alla fine, dopo il calcio e la musica, la danza e la cucina, il grande circo del reality/talent ha assorbito anche la letteratura. Per ultima. O forse. Ci potranno essere ancora talent show per registi o pittori... e' un'idea.
Dunque la letteratura finita nei talent show. Prima che si scatenino al riguardo, è inevitabile, apocalittici ed integrati o falchi e colombe (fa più tendenza in questo periodo), dobbiamo segnalare subito un  primato: Masterpiece sara' il primo talent show sulla letteratura al mondo! Trasmesso proprio in Italia!! Eppure non siamo tra le prime nazioni al mondo quanto a numero di lettori o di libri letti...

martedì 16 luglio 2013

L’insostenibile leggerezza della letteratura. Italo Calvino

Dal suo romanzo d’esordio fino alle Lezioni americane, pubblicate postume, la figura di Italo Calvino si caratterizza per un atteggiamento costante di fondo: la Leggerezza. Che non deve essere confusa con superficialità, quanto interpretata come equilibrio, misura, ironia. Una leggerezza che corrisponde al piacere di narrare, di immaginare, di evocare. Una leggerezza che sembra non appartenere alla Letteratura italiana dei decenni che vanno dal dopoguerra agli anni ’80. L’epiteto ‘anni di piombo’ può  benissimo riassumere la pesantezza sociale, politica ed anche letteraria, soprattutto dei decenni ’60 e ’70,  per i quali potremmo parlare di un ispessimento generale della Letteratura, di uno sperimentalismo molte volte complicato e di difficile lettura, che sembra coinvolgere tutti gli scrittori, compreso lo stesso Calvino.
Il quale parte però da un approccio diverso nei confronti del mezzo letterario e delle sue possibili sperimentazioni: da quel piacere di narrare, che lo porta ad indagare i meccanismi del racconto, a smontare ed esaminare la Letteratura come farebbe un bambino curioso con un giocattolo, con un congegno affascinante e complicato.

domenica 14 luglio 2013

Sono indietro (poesia)


Io...sono indietro,
con il pagamento degli affitti,
le scadenze, il lavoro,
devo pulire casa.

Sono indietro.
Con gli impegni,
il bollo auto,
ho il pc che non va.

Il racconto nel cassetto



A   J. L. Borges

La morte di X aveva sconvolto tutti ad Ameno. Adesso nella chiesa del piccolo paese lucano, amici, parenti, conoscenti, gente comune, tanti erano venuti a rendere l’ultimo saluto al giovane defunto. Se ne stavano tutti con i volti pallidi, confusi, come presi terribilmente alla sprovvista.
Ed alla sprovvista era stato colto il povero X, dalla morte.
Non era stata una morte tragica o violenta la sua. E soprattutto non una morte ordinaria, della quale si muoia ogni giorno. La sua era stata una morte strana, grottesca: la gelida pellegrina,si sa, ha infiniti volti.
Aveva fatto visita ad X nel momento più impensabile, a pranzo.
Il pranzo, infatti, è un momento di ricarica vitale e psicologica, è attingimento di energia. E’ vita insomma. Durante questo momento sacro, questo rito biologico, si ha assoluto bisogno di tranquillità. I seccatori non sono per niente ammessi.
Ma la Morte non ama bussare. Ella è tiranna, barbara, sciacalla e, senza indugi, senza bussare, spalancò la porta e piombò addosso al povero X, portandoselo via come  fa un falco con un topo indifeso.
Se ne stava nascosta in silenzio, la Morte, nel cibo, nel pane quotidiano, che per X doveva essere fonte di vita.
Si era soffocato, in poche parole, X, con un boccone di traverso.

breve osservazione


Certo che in una giornata come quella di ieri non deve essere successo veramente un c... in Italia e nel mondo, se il tg2 della sera ha mandato ben tre (dico tre!) servizi sugli ...angeli, in chiusura di giornale.
Mah...

mercoledì 22 maggio 2013

Aldo Nove



Che cos’è che rappresenta meglio di ogni cosa la società italiana degli ultimi vent’anni?
La TV, senz’ombra di dubbio. Intorno alla quale gravitano come pianeti (eternamente illuminati da tubi catodici e cristalli liquidi): Cinema, Pubblicità, Centri commerciali, Internet, nuove tecnologie e in fondo a tutto...l’uomo.
Rappresentare la realtà, narrarla senza tener presente questo nuovo, anti-umanistico, sistema ‘merceo-centrico’, ci sembra assai improbabile oggi.
Quali sono i modelli, le culture o sub-culture dominanti? In che società stiamo vivendo? Esiste ancora la Letteratura? Quale spazio ha?
A tutte queste domande si potrebbe trovare una risposta leggendo l’opera di uno scrittore geniale come Aldo Nove. Oppure, all’opposto, leggendo le pagine di Aldo Nove, scaturirebbe tutta una serie di interrogativi del genere che ci lascerebbero frastornati.

martedì 2 aprile 2013

"Il sogno della Nocilla". Un romanzo postmoderno



Parliamo di un romanzo pubblicato nel 2007 per la Neri Pozza Editore. Titolo: Il sogno della Nocilla. Autore: Agustìn Fernàndez Mallo, classe 1967, una laurea in Fisica e tre raccolte di poesie pubblicate e non ancora tradotte in italiano.
Ma, è giusto definire quest’opera un romanzo? A ben guardare si tratta piuttosto di micronarrazioni ‘rizomatiche’, prive di sbocco narrativo, storie disparate e minimal, che si intrecciano e non tra di loro, insieme a passi tratti da altri autori (saggi ed articoli scientifici per lo più). Un libro-collage perfettamente postmoderno, che ci spinge ad una prima riflessione: queste microstorie, molte delle quali ambientate proprio negli USA, ci ricordano molto Carver, padre del Minimalismo letterario americano. Nei suoi racconti infatti non c’è continuità, sviluppo e respiro narrativo. Le sue sono situazioni, piuttosto che racconti. Il Minimalismo allora non sarebbe altro che uno degli aspetti del Postmodernismo, nel momento in cui registra, a modo suo, l’impossibilità di narrare, nel senso classico del termine: seguendo cioè un percorso lineare, con un inizio, uno svolgimento ed una fine. Proprio come avviene nel libro Il sogno della Nocilla, che appare come un collage di frammenti, fotogrammi, ritagli slacciati.

mercoledì 2 gennaio 2013

Infinite rock





Io, queste parole che risuonano nell’aria, non le comprendo
ma so che hanno la profonda verità del suono puro.

Rock infinito…
Energia.
Spazzi via
in un attimo
un cielo intero di pensieri.
Nella mia stanza,
lungo la strada
sulla città.
Rock assoluto…
Elettricità.

Venere





Venere...



Lana di cristallo.



Smarrita negli immensi pascoli cosmici.







Ti ammiriamo, da quassù,

io ed un canto di gallo,



mentre disperatamente cerchi

di avvicinarti allo stagno dorato.