Parliamo di un
romanzo pubblicato nel 2007 per la Neri Pozza Editore. Titolo: Il sogno della Nocilla. Autore: Agustìn
Fernàndez Mallo, classe 1967, una laurea in Fisica e tre raccolte di poesie
pubblicate e non ancora tradotte in italiano.
Ma, è giusto
definire quest’opera un romanzo? A ben guardare si tratta piuttosto di
micronarrazioni ‘rizomatiche’, prive di sbocco narrativo, storie disparate e
minimal, che si intrecciano e non tra di loro, insieme a passi tratti da altri
autori (saggi ed articoli scientifici per lo più). Un libro-collage
perfettamente postmoderno, che ci spinge ad una prima riflessione: queste
microstorie, molte delle quali ambientate proprio negli USA, ci ricordano molto
Carver, padre del Minimalismo letterario americano. Nei suoi racconti infatti
non c’è continuità, sviluppo e respiro narrativo. Le sue sono situazioni,
piuttosto che racconti. Il Minimalismo allora non sarebbe altro che uno degli
aspetti del Postmodernismo, nel momento in cui registra, a modo suo,
l’impossibilità di narrare, nel senso classico del termine: seguendo cioè un
percorso lineare, con un inizio, uno svolgimento ed una fine. Proprio come
avviene nel libro Il sogno della Nocilla,
che appare come un collage di frammenti, fotogrammi, ritagli slacciati.