venerdì 30 agosto 2013

La letteratura ai tempi di Facebook. Le opere 'autopubblicate'.

Pensate che nella letteratura degli ultimi decenni non si faccia che ripetere le stesse cose? Volete leggere qualcosa di veramente nuovo e diverso?
Cosa c’è di più nuovo allora di un  ‘inedito’? Cosa c’è di più genuino di un testo che non è passato sotto la guida illuminante di un editor, sotto le correzioni e rivisitazioni di una casa editrice?
Dove si può rintracciare questa letteratura ‘fresca’ se non nella sua forma embrionale di testo magari imperfetto, non ancora rifinito o scritto di getto?
Bisognerebbe leggere allora i racconti “auto-pubblicati” da scrittori emergenti. Anche per capire cosa sta succedendo alla letteratura in questi ultimi anni.


Nei post precedenti (“La letteratura al tempo di Facebook”) abbiamo tracciato un quadro sommario sulla realtà emergente dei ‘social network’ letterari.
Dall’editoria ‘sociale’ al social network per scrittori e lettori, su Internet sta nascendo un ‘movimento 5 stelle’ della letteratura che scardinerà il potere di case editrici-critici-Università.
Non si tratta solo di mutamenti tecnici (dal cartaceo all’ebook) o sociologici (centralità del lettore e dello scrittore, interazione tra loro).
E’ la stessa letteratura, lo scrivere,  a subire mutamenti nella forma, nei generi e nei contenuti.
Ci siamo proposti allora di iniziare ad analizzare i prodotti che circolano sui nuovi canali di diffusione della letteratura, iniziando con una prima analisi ‘esplorativa’ dei racconti o short stories od opere, in generale, presenti sul sito www.talemotion.com. Si tratta al momento del sito che riteniamo più intuitivo, meglio visualizzabile ed anche più …democratico, essendo tutto affidato (almeno dandone l’impressione) alla community di autori-lettori-valutatori-traduttori.
Le opere presenti sul sito (quelle meglio valutate sono raccolte in antologie) contengono idee, progetti, esperimenti veramente interessanti ed innovativi.
Possiamo aprire la nostra analisi segnalando, ad esempio, la tematica tutta attuale di un meta-racconto intitolato Il boom:
Silvia è costretta a scrivere un nuovo capitolo del libro che ha pubblicando on-line. Non sono passate poche ore dalla parola Fine che le proteste dei followers si sono fatte sentire. Ma come si rimette in scena un personaggio morto?
Silvia, scrittrice quasi per caso, diventa vittima dei propri followers. Viene portata alle estreme conseguenze la centralità del lettore (tipicamente postmoderna) evocata recentemente dalla rivista Finzioni, nel proprio Libretto rosa:
II    I lettori hanno sempre ragione
V   L’autore dura un attimo
IX   Il futuro è negli immaginari dei lettori

Il rischio stalking fa paura a Silvia. Chissà che genere di psicopatici si nascondono dietro i suoi lettori! Ma alla fine la logica del guadagno e del successo finisce cinicamente per prevalere anche su di lei:
Ma se alcuni di questi, al di là della furia con cui la maledicono, oltre le foto e le minacce di morte, dopo che si saranno stancati di cercare un recapito a cui inviare profumi o pallottole inesplose, si dovessero rivelare in realtà dei soggetti a posto che si sono lasciati andare, Silvia sarebbe ben disposta ad accettare, tra le spine, lo sboccio delle rose.

Attuali o meno nei contenuti, molte short stories lo sono nella forma, soprattutto nella mescolanza di generi e situazioni  tipica dell’ultimo ventennio letterario (letteratura da un lato, cinema, televisione, pubblicità, informatica dall’altro).
Il cinema ad esempio è presente in un racconto intitolato Fontane che danno vino, un dialogo tra il capitano e l’enologo di bordo dell’astronave Valdobbiadene (un astronave che si alimenta a …vino).
Il racconto-dialogo si chiude così:
P.S. ora che avete avuto il garbo e la cortesia di leggerlo ( e Vi ringrazio), fate un piccolo sforzo ancora…rileggetelo, immaginando Toni Servillo nella parte del Capitano, e Valerio Mastrandrea in quella dell’enologo di bordo…..

Altre contaminazioni riguardano il documentario o il reality.
Sposarsi doveva essere il suo sogno, sposarsi doveva essere il sogno di ogni ragazza. Il problema principale era scegliere in quale reality e di conseguenza in quale canale televisivo il matrimonio sarebbe stato trasmesso. Per legge nessun matrimonio doveva essere celebrato al di fuori del mondo della Tv.
Sua sorella maggiore aveva scelto e vinto 6 spose per 6 fratelli, un programma che aveva il vantaggio di procurare alla vincitrice non solo un abito e una cerimonia da sogno, ma anche uno sposo. Il che era un bene, dato che gli annunci su meethearts.com o su notalone.usa non sempre ricevevano una risposta adeguata…
(La sposa reality, Ceci1020)


Approcciamo dunque la nostra analisi della bruttina scaricata partendo non dal fenomeno stesso dello scarico, ma dalla sua manifestazione.
Scrutiamo la bruttina nel momento in cui prende consapevolezza di tale increscioso evento.
La bruttina è appena stata strascaricata.
“Beh, forse appena proprio no.
Lui l’ ha scaricata qualche giorno fa ma lei non se ne era accorta.
Aspettava speranzosa la sua telefonata, attendeva che le dicesse che così non va e che dovevano parlare.
E’ passata già una settimana due giorni tre ore 32 minuti e solo ora la bruttina intuisce che non la chiamerà.”
In questo preciso istante la troviamo in bagno ad asciugarsi i capelli col phon.
Precedenti studi applicati ( Bathroom’s intuition –Pap Rew n°745/1996)  confermano la corrispondenza quasi perfetta tra gli elementi - bagno, phon e intuizione-.
Una recente ricerca propone una soluzione all’algoritmo descritto alquanto audace:
si ritiene che dato che la bruttina si è appena massaggiata le radici dei capelli , il suo cervello sia eccitato e favorisca connessioni logiche
peraltro altamente realistiche. Ricordiamo che le connessioni logiche legate alla realtà fattiva sono rare e deboli nella femmina bianca trentenne.
(Vi sono comunque alcune eccezioni nel campo della cucina e dello shopping.)
Ma torniamo alla nostra osservazione.

(Scarico, Agata)

Il racconto Mr. Darcy (Kukiness) mescola perfettamente Facebook, Jane Austen e le saghe ‘vampiresche’ alla Twilight.
Lo schermo (piccolo o grande o in pixel)  si riversa sulla pagina scritta, spesso lo fa direttamente.  Ecco allora una short storie a puntate che altro non è che una sceneggiatura di una ‘sit-com’ o meglio una ‘sit-com’ per iscritto, con tutti i vantaggi che la scrittura comporta rispetto alla creatività legata alla parola:

Jenny: è la “problem solver” dell’azienda, segretaria tutto fare a cui sono affidati compiti che spaziano dalla giurisprudenza alle pulizie dei pavimenti passando, per l’informatica, psico-pedagogia, meccanica (in particolare motori delle auto), ingegneria nucleare, tricologia, musica e film, economia e finanza, dimenticavo anche qualcosina su storia delle religioni e marketing.

Voce fuori campo: sono io, perché adoro le voci fuori campo nei film, anche se da molti critici cinematografici vengono considerate strategie ammiccanti e un po’ paracule (termine poco delicato ma non c’erano sinonimi di paraculo nel thesaurus del mio word). Mi piacciono tanto quando mi spiegano le storie e me le raccontano, chi di noi comuni mortali cinefili da strapazzo non ha criticato la versione director’s cut di Blade Runner senza la voce di Deckard che ci narrava quel che succedeva a Los Angeles nel 2019? La voce fuori campo non la sentirete, ma potete immaginarvela a vostro piacere e cambiarla come si fa nel navigatore.
(Una tranquilla commedia di Jenny, LOTUS SEVEN)

Linguaggio aziendale e televisivo, cinema e web. Tutti insieme appassionatamente.

Da tenere sott’occhio infine i ‘nativi digitali’, gli scrittori giovanissimi. Se la generazione degli attuali 30-40-50enni è cresciuta a “Nutella e videoclip”, negli ultimi anni bisogna aggiungere Twitter, Facebook e le app per Iphone. Gli effetti si riscontrano nella scrittura.
Mi è capitato di leggere una short story  di un ragazzo 19enne ‘appassionato di scrittura’. Si tratta di un ‘racconto’, molto digressivo, costruito su una serie ripetuta di frasi che danno l'idea di un concatenarsi di tweet o di affastellarsi di scritte con lo spray
Cristoforo Colombo scoprì l’America, io i tuoi capelli.
Circumnavigai il tuo cuore in un mare di sangue solo per vederti un istante.

Perché solo quando guardi i miei occhi diventi acqua per un disidratato e fuoco per un piromane.
Solo quando osservi le mie imperfezioni assumi le sembianze di un vangelo per un cristiano e musa per uno scrittore che vive d’amore.
Sei fede ed eresia insieme; sei l’antigene e il suo rispettivo anticorpo; sei, allo stesso tempo, pioggia, arcobaleno e sole rovente che asciuga le mie lacrime sull’asfalto bagnato della vita.

Il racconto prosegue in tal modo, in forma divagante, tra stralci di diario scolastico e letture poetiche, canzoni d'amore alla Moda' e spiegazioni scolastiche di filosofia, secondo uno stile molto originale che riesce a creare un’atmosfera sfumata ed onirica.
Similitudini e metafore in questo come in altri racconti sono attinte direttamente dall' attualità:

non fu uno di quei classici baci da film, ma fu un bacio vero.
Quelli grazie al quale l’anima vagava da sola di notte per le strade della felicità, per la movida dell’euforia e nei locali della passione bevendo boccali di birra o semplicemente grandi sorsate d’amore, non curandosi delle conseguenze o della cirrosi imminente.

Se l’amore fosse su ebay avrebbe il 96% dei feedback negativi.

Continueremo la nostra rassegna sulla ‘social’ scrittura, esaminando anche altri siti e prodotti, nei prossimi post.

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