mercoledì 5 ottobre 2011

Francesco (poesia)

Pubblico una poesia che avrei dovuto postare ieri, giorno di San Francesco.




 Francesco

Sconcertante Potere rivoluzionario,
capace di minare, fin nel profondo,
le fondamenta stesse di ciò che noi chiamiamo ‘vivere’.

In principio fu il Peccato Originale.

Irreversibile.
        (L’umanità forgiata nel Male)

Ma vennero poi distillate dall’Alto
rare gocce:
un insopprimibile amore,
una tensione vertiginosa, nacque,
verso la nuda, impalpabile Essenza.

Di lì non si torna più indietro.


Francesco,
una piccola fiammella nel cuore,
sempre viva,
inestinguibile.
Con una luce sì flebile ma di assoluta purezza,
hai affrontato notti nebbiose, lunghi inverni.
Grandine sul volto e,
sotto i piedi, gelo
(che è il fuoco, la lancia,
le pietre e le ingiurie
dei martiri).


Lungo sentieri di dolci colline
tu cammini,

vestito di foglie d’autunno...
                       
                                         ...e sposi l’Universo.
Ti rincuorano poche frasi,
sussurrate da un crocifisso,
ma un’incessante sinfonia cosmica
accompagna, per sempre, i tuoi passi,
le tue preghiere.


Hai un rosario fatto di gusci di noce.


Ma un guscio di noce,
in un Oceano in tempesta,
non potrà mai e poi mai affondare...

Francesco.



 

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