martedì 1 maggio 2012

Santo Patrono


Santo Patrono





Dedicato al Santo Martire e alla Vergine Maria



(Nel mese di Maggio

tutti i fior attendono il  più bello, la rosa,

 e ne cantano le lodi, ondeggiando, lievi,

 al soffio della placida brezza.)





I



Ci sono ricordi, carrube e tamburi di plastica appesi negli anni.



Esplosioni spiazzanti di sole

sull’armatura del Santo. Prove generali dell’Estate.



Prove degli strumenti sul palco...

                            si fermano,al passar della processione.







Erba matura, cardoni giganti, gramigne e ‘tattaranni’,

           

(...i primi papaveri).





C’è ancora l’eco della banda,

nel cielo di mezzogiorno,

                  inaspettatamente carico di calde nuvole di pioggia.





                                        L’attesa del colpo...

(Silenzio.)



Si fermano anche le girandole.

                     Solo pochi stridii di rondine nell’aria.











L’odore del sugo, poi, riporta  tutti a casa.



Sotto il  ‘uand’sino ’ degli Iris

                                  solo le caste margherite sembra che rimangano ancora in preghiera.













II



Nel pomeriggio,

strade deserte.



Solo il ronzio del pigro calabrone,

                                     che sembra prediligere l’arancio succulento della Gerbera.



Nuvole sazie digeriscono lente, all’orizzonte,

troppo lontane per destare preoccupazioni.







Dormono i giostrai,

i marocchini pregano,

verso la Mecca.





Spalanca i suoi petali al Sole la Rosa Canina



e le soffici Nebbioline

disegnano percorsi infiniti nei prati,

                      (merletti di petali bianchi, vestaglie di chierichetto).





Ondeggiano i fiori, come i Santi in processione.









III



Vociare confuso e

sinfonia di gruppi elettrogeni alla sera.





Si spande la notte lunare

del fior di Borragine o della Clizia

                                  ed il paese si accende di intarsi di luminarie.



Mille colori, forme infinite,

milioni di petali\stelle viola (occhietti gialli).



Tra passeggini, bancarelle e forestieri,

è difficile camminare.

E’ come una giungla intricata di orchidee selvatiche.







                                                    [Poi, alla fine, termina il frastuono del concerto].



                                    ...luminoso.

                 ...un fiore                           ... 

Sboccia...                                    ...

                                                         ...

                                                        ....cascata di.....

                                                                    argento elettrico

                                                                                         in fiamme......





Ne spuntano altri mille:  verde intenso    giallo aureola    rosso cardinale.                                 

Si incendiano di rosso vivo i petali, piovono scie di papavero… bellissimi irraggiamenti di Sestola.

Spostamenti d’aria……………..   che scuotono le valli fin nel profondo della pietrosa Fiumara.

                       

Altissime teste di Cicuta (collari elisabettiani),



creste di gallo aliene rosso porpora, girini\ pistilli impazziti, Campanule a festa di bianco incandescente  forme bizzarre nel cielo nel prato forme mai viste come facce di ‘turisti’ e\o parenti venuti  solo per la Festa...o il giorni dei morti. Si aprono cespugli cespugli di biancospino di grattaculo di zucchero filato di morbidi lillà.. Grappoli  di glicine, di fiori d’acacia.....  e fracasso di Punch Ball di giostre  di amplificatore Marantz....





            -gigantesca          espansione        felpata        di        cristallo\soffione-



                                                       

                                                      (lana di vetro)

                                                

                                                      invade il cielo





E poi ancora esplosioni, irraggiamenti, infiorescenze viola, rosso, lilla (vestagli di prete), oro color armatura del santo, verde di erba grassa infuocata.....nel cielo nero, come unghia di giostraio. Scricchiolii di milioni di arachidi in cielo. Pioggia caotica di gramigne\fuochi rosso,blu,oro....e poi..............





Stelo











 Razzo





Preghiera di petalo-zolfo



(protesa verso l’Universo)





     [Tornano a brillare, in lontananza, Oppido ed Acerenza]

1 commento:

  1. "Ci sono ricordi, carrube e tamburi di plastica appesi negli anni."

    non vorrei sbilanciarmi troppo:l'immagine mi sembra perfetta!

    ...devo stare più attento alle poesie...

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