venerdì 28 dicembre 2012

Poema della pioggia




Se potesse piovere senza smettere
e questa serata non avesse mai fine,
la pioggia assorbirebbe il rumore di tutte le auto,
                                           una morbida sommessa sinfonia...

Solo i fari si rifletterebbero all’infinito,
in un caleidoscopio di bagliori.


Se potesse piovere per giorni e ancora giorni...
non ci sarebbe più nè giorno nè notte,
                            ma solo un dolce scrosciare infinito.

Ci costruiremo allora la nostra arca
e vivremo solo del nostro amore.

Oppure, al riparo di una pensilina,
prenderemo il primo autobus,
uno qualsiasi, ma che sapremo
sarà proprio quello (completamente vuoto, tutto per noi)
che ci porterà lontano...



Varcheremo allora montagne, nella sera,
orizzonti liquidi, di pioggia e di sogni.
Passeremo tranquilli autogrill, alberghi remoti.
Solo il rumore dell’asfalto bagnato
o confuse lingue straniere...

Attraverseremo dogane,
dove, sotto pensiline enormi, tamburellate dalla pioggia,
un autista impeccabilmente discreto
espleterà tutte le pratiche per noi.

                 Gocce su gocce scivoleranno sui finestrini,
                                     un rapido liquefarsi di panorami di neon.


               
                Ah, poter scorrere per sempre come un fiume in piena...!!!

Se potessi afferrare le tante poesie non dette,
che si riflettono ovunque,
come fari nella pioggia,
evanescenze,
voci di fate dispettose o
comete, nella notte di S.Lorenzo...

Se potessi afferrarle,
te ne farei un diadema.

Le infilerei ad una ad una su una collana,
che ti incanterebbe,
ogni giorno,
     con dolci, sorprendenti  parole d’amore...

                         
                                 ...almeno fino a che il mondo duri,
                                    
                                                                                  amore mio.

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