Ci sono libri che già dal titolo ti colpiscono per la loro
immediatezza ed attualità. Così è stato, lo scorso anno, per Il
momento è delicato di N. Ammaniti. Così è, adesso, per Resistere non serve a
niente, romanzo di Walter Siti e Premio Strega 2013. Pessimisti
ambedue, è vero, ma sintomatici di un generale clima di incertezza. La
crisi "non esiste" in realtà... lo si vedrebbe dalle "code ai ristoranti o agli
aeroporti",come ha detto qualcuno. Oppure, tra un po' -come ha detto qualcun
altro- la gente "imbraccerà i fucili"?
A pensarla come molti scrittori si
dovrebbe propendere più per la seconda ipotesi. A pensarla come Walter Siti,
nello specifico, si arriva a possedere una visione più che dettagliata di quel
mondo della Finanza che, nella crisi, ci ha portato e continua a farci
rimanere. Perche' la crisi esiste, altro che, non solo economica ma
anche morale e culturale! Ce lo fa ben capire l'ambientazione del
romanzo: mondo dell'Alta Finanza, corrotta ed intrecciata subdolamente
con la Politica, lo Spettacolo ma soprattutto con la Mafia. Anzi la nuova Mafia. Quella che, nell'epoca della globalizzazione, si chiama ormai la
Rete: una struttura trasversale (non più la classica
cupola) transregionale e transnazionale-dove si siedono allo stesso
tavolo' Ndrangheta e Camorra, Sudamericani e Cinesi - che controlla più
della metà dell'economia mondiale, attraverso manovre senza scrupoli nel
mondo dell'Alta Finanza appunto.
In questa realtà degradata si muove
Tommaso, ragazzo della periferia romana, ex
obeso e matematico mancato, diventato pero' un trader d'assalto che si
muove senza scrupoli tra <<dark pool>> e <<credit swap incrociati>> . La sua
bulimia diventa una malattia emblematica di tutta la societa' odierna:
la societa' del consumo vorace ed insaziabile.
Tommaso, riscattatosi
da umili origini, guadagna tantissimo perchè ha le spalle coperte da quella
criminalità di seconda generazione, capace di muovere capitali più
grandi del bilancio di uno Stato. La descrizione della 'nuova Mafia', con tanti puntuali riferimenti all'attualità, viene
condotta così al dettaglio (senza risparmiare niente e nessuno) che
il confine tra realta' e finzione, nel libro, finisce per diventare molto labile. Il
travestimento romanzesco (nomi e situazioni inventati) diventa allora
un pretesto di comodo per poter scrivere un libro di forte denuncia, su
quella pericolosa <<zona grigia>> che si è ormai venuta a creare e
sedimentare tra Finanza e criminalità.
Una ("romanzata") inchiesta
coragiosissima, quella di Siti, alla pari di un Saviano o di un Nuzzi,
ringraziati in chiusura del libro, insieme ad altri nomi impegnati nella lotta
alla criminalita': Nicola Gratteri, Gian Gaetano Bellavia, Luigi Magistro.
Mi chiamo Mario Masotti. Sono un figlio della Lucania. Come tanti ho trascorso alcuni anni della mia vita fuori dalla mia regione, per lavoro. Poi ho deciso di tornare. Adesso vivo in un piccolo casolare di campagna, su un'imprecisata montagna della Basilicata. Da qui osservo il mondo, tutto ciò che mi circonda. Le mie impressioni, le mie riflessioni ho deciso di annotarle in questo blog...
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